Come sappiamo l’ANAC ha recentemente pubblicato le Linee Guida relative al Sistema di Qualificazione delle Stazioni Appaltanti e delle Centrali di Committenza, che si collocano tra gli obiettivi previsti dal PNRR per la Riforma della materia dei contratti pubblici (Milestone - M1C1 – 71). È stata l’occasione per dare, finalmente, attuazione all’art. 38 del Codice appalti.
Va precisato che le Linee Guida sono attualmente poste in consultazione e dovranno essere pubblicate in versione definitiva entro il 30 settembre 2022, per poi rendere operativo il sistema di qualificazione al momento dell’entrata in vigore della riforma del Codice appalti.
Per questo, entro il 22 maggio 2022 dovranno essere raccolte, oltre alle osservazioni degli stakeholders, anche tutte le informazioni relative ai requisiti attualmente posseduti dalle Stazioni Appaltanti (alimentando le banche dati dell’AUSA e della BDNCP, che saranno cruciali per la definizione finale del sistema di qualificazione.
Le Stazioni Appaltanti che vorranno svolgere procedure di affidamento con base di gara pari o superiore a 150.000 euro per i lavori, e 139.000 euro per servizi e forniture, dovranno qualificarsi secondo queste diverse fasce di importo:
Per quanto riguarda invece la qualificazione per gli affidamenti sarà svolta sulla base di un punteggio attribuito secondo le seguenti specifiche:
Per l’esecuzione dei contratti, invece, si prevede al momento un unico livello di qualificazione, con valutazione dei medesimi requisiti, ma senza attribuzione dei punteggi.
Le Stazioni Appaltanti saranno inoltre valutate con dei criteri “premiali” da parte di ANAC in riferimento all’attuazione di misure di prevenzione dei rischi di corruzione e promozione della legalità, quali, ad esempio, l’adozione di buone prassi nella gestione dell’albo fornitori e di adeguati automatismi di cui dispone la piattaforma telematica; in caso di presenza di sistemi di gestione della qualità conformi alla norma UNI EN ISO 9001; infine per il livello di soccombenza nel contenzioso, applicazione di criteri di sostenibilità ambientale e sociale, nonché per l’utilizzo di tecnologie BIM.
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Facciamo presente che sono esclusi da questo sistema di valutazione gli enti aggiudicatori che non sono amministrazioni aggiudicatrici; i soggetti privati tenuti all’osservanza del Codice e le stazioni appaltanti o centrali di committenza già qualificate ai sensi dell’articolo 38, commi 1) e 1-bis) del Codice.
***Contenuto realizzato con la collaborazione dell’Avv. Elena Mitzman, nostro partner in area legale.
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